Era solo, e solo correva, e solo camminava, immerso nel buio di un'acida notte dal sapor di fanghiglia. Solo, ma tra una massa stritolante di persone, solo.
La luna balenava da dietro al mare, vincendo le tenebre e illuminando quella che, forse, era l'ultima curva: l'ultimo miglio, nero e umido. Ciechi demoni correvano nella notte, accorgendosi di lui, ma sentendolo come uno di loro, nelle sue vene scorreva la stessa cattiveria, la stessa voglia di violenza, di orrore; un filo rosso sangue che univa due menti. Pensava... No, non era l'anima quello che davvero lo legava a quel mondo, ma la sua pazza razionalità; era cosciente di quel che faceva, solo andava avanti.
Mentre cercava qualcosa al contempo evitava quella stessa cosa, gli fuggiva disperatamente, finchè non si vide contro la realtà con le sue lame luccicanti carezzargli la schiena e costringerlo a terra, sconfitto, vinto, mutilato della sua stessa anima.
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